domenica 31 agosto 2014

NFTA.eu . FS4 Talent Program per l'Italia

Abbiamo creato il contenitore NFTA.eu. Ora cerchiamo il contenuto.


Il prossimo pollice all'insù sarà per te?


Il circuito www.NFTA.eu, nell'ambito dei progetti di allenamento di elite e di condivisione di informazioni per l'insegnamento delle Formazioni in Caduta Libera vuole formare giovani talenti italiani per avere competitori italiani in grado di competere in futuro ai massimi livelli possibili nel panorama FS4 internazionale. 

A tale scopo, quando possibile e previa costituzione fondo spese, nei camp verrà riservata un'ora ad un giovane (sotto i trent'anni che abbia fatto o faccia competizioni FS4 indoor o outdoor nelle categorie Rookie (Principianti), A (Esordienti) ed AA (Intermedi), tra una rosa segnalata dagli appassionati e dai competitori e scelto dal panel NFTA a cui verrà applicato un programma intensivo di 1on1, 2on1 o 3on1 per perfezionarne il volo individuale ed indirizzarlo alle corrette tecniche del programma AAA (Assoluti).

Il programma sfrutterà la conoscenza di Andy e David del Team HayaBusa ( Campioni del Mondo FS4 2014 ) e della loro esperienza maturata nell'inserire e formare nuovi membri da zero per squadre a livello top in ambito mondiale.

Contiamo di realizzare e continuare questo programma soprattutto grazie al contributo di amici, competitori e appassionati, nonché di eventuali sponsor che volessero partecipare.

lunedì 25 agosto 2014

Campionato del Mondo 2014 - (V)FS

Oggi è iniziato il campionato del mondo di formazioni in caduta libera a Prostejov.



Facciamo il nostro miglior augurio alla nostra nazionale ed a tutte le nazionali per una stupenda gara.

Qui tre diversi link per seguire la competizione:

Sito ufficiale del campionato del mondo:
http://www.wpc2014.com

Sito Omniskore con giudizi e video:
http://www.omniskore.com/comp/2014/2014wpccz/default.shtml

Sito Skyleague con classifiche e notizie:
http://www.skyleague.com

Buona competizione a tutti!

Max Alberdi

Impara a volare da zero o spingi il tuo potenziale oltre il limite con i nostri tunnelcamp:
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lunedì 11 agosto 2014

Pensieri di FCL4. Fare "di più" o non fare un "casso"?

Questo breve pensiero nasce sdraiato su un lettino in riva al mare pensando ai recenti Campionati Italiani di Paracadutismo appena conclusi con successo a Skydive Fano, a cui ho avuto occasione di partecipare solo con il cuore da tifoso ed appassionato. Ma questo distacco, oltre al caldo di agosto, mi ha fatto riflettere su alcuni comportamenti a cui ho avuto modo di assistere negli anni dopo i campionati di ogni anno come tifoso prima di tutto e poi praticante dello sport. Ma magari è solo un "colpo di sole" di agosto ...

Scopriremo a fine articolo cosa sta facendo Andy in questa posizione :-)

"Fast is slow and slow is fast" era una cantilena abbastanza diffusa per chi si approcciava alle formazioni in caduta libera negli anni '90. E credo lo sia tutt'ora ... Ma teniamola un attimo in sospeso.

Appena terminati i campionati spesso le squadre ed i competitori si interrogano su "cosa fare in più" per aumentare la propria performance e la propria media per l'anno successivo, per andare "più veloci" per intenderci. Più salti, più tunnel, più coaching, trovare un elemento "più forte" ... Così all'improvviso, anche squadre di principianti, hanno un impegno di tempo e di budget degno di alcuni top team mondiali.

Ma è la strategia migliore?
Non lo so, ma mi limito a condividere alcune esperienze e riflessioni.

Recentemente ho avuto modo di incontrare alcuni paracadutisti e squadre con "decine" di ore di tunnel e centinaia di lanci che però non avevano ( nemmeno a livello teorico ) idea di cosa fossero nozioni base di relativo a quattro; come ad esempio i riferimenti incrociati e gli assi della formazione ( concetti già in "videocassetta" da metà anni '90 per intenderci e diffusi dal nucleo storico degli Arizona Airspeed ) oppure con evidenti problemi di volo individuale dei singoli componenti. Tuttavia erano tutti molto motivati a fare "più" ore di tunnel, più coaching e più salti per andare "più" forte.

Skydive 499, una pietra miliare per le formazioni a 4

Andrò controcorrente ma personalmente non sono del tutto d'accordo con questo approccio del fare sempre e comunque "di più". Le formazioni in caduta libera, più di altri sport, non richiedono performance fisiche impressionanti ( altrimenti non si spiegherebbero le età medie di molti competitori a livello mondiale ) né tanto meno "fuoriclasse" o "goleador" singoli. Le formazioni in caduta libera richiedono principalmente, a mio avviso, quattro buoni atleti ed ottimi meccanismi di allenamento e comunicazione, oltre alle migliori informazioni disponibili.

E' inoltre da quando conosco questo sport che ho sentito schiere di competitori lamentarsi con la scusa dei pochi "soldi" e che "se ce ne fossero di più" allora ... Certo, come tutti gli sport tecnici, il paracadutismo costa ma con gli stessi soldi si possono fare 100 lanci di allenamento, 15 ore di tunnel o comprare quattro vele nuove. Ed in quei 100 salti si possono imparare 100 cose nuove oppure 10 cose ripetute per 10 volte ... Quante variabili insomma ci sono in gioco ... E quante scelte ...

Oltremodo oggigiorno si può beneficiare nell'allenamento di tanti supporti di tipo tecnico ( video, carelli, falsa carlinga, esercizi isometrici e cinestesici ) e psicologico ( visualizzazione, gestione dello stress, ghost training ) che possono aumentare di molto la performance senza bisogno di spendere un euro. Quindi senza spendere o fare per forza "di più", ma semplicemente meglio.

La stessa cosa vale nel volo individuale e di squadra. Spesso si aggiungono tecniche, movimenti, ed informazioni di fronte ad un problema, magari in un blocco, quando magari un'altra strada potrebbe essere togliere tecniche, movimenti ed informazioni. Eccoci ad un altro punto, ovvero a mio avviso a volte "less is fast and fast is less". Ovvero se si riesce ad arrivare al succo delle informazioni e dei movimenti essenziali le prestazioni possono migliorare notevolmente, con buona pace anche delle soddisfazioni individuali e del portafoglio.

Personalmente ho avuto riconferma di questa cosa in uno degli ultimi camp NFTA.eu dove mi stavo arrovellando su un micro movimento in un blocco con input diversi da super campioni che avevano ognuno una sua visione su che movimento fare: "vai un po' avanti, vai un po' indietro, vai un po' su, etc ... ". Fortunatamente c'era con me un altro italiano che con la praticità che a volte ci distingue mi ha detto: "secondo me Max non devi fare assolutamente un casso!" ( l'accento effettivamente era un po' veneto). Più o meno era quello che pensavo, e più o meno è stato quello che ha migliorato la performance. Intendiamoci: "fare un casso" significa comunque "difendere la propria box", garantire stabilità al compagno di coppia, tenere sotto controllo i riferimenti, etc ...


A volte fare un "casso" non è proprio così semplice...

Più o meno è quello che mi insegnarono come prima nozione nel corso per operatore di Pronto Soccorso: "se hai dei dubbi su cosa fare non fare nulla, potresti solo peggiorare la situazione!". Un concetto che avevo già cercato di esprimere in un precedente post sui windtunnels.

Quindi magari "less is fast and fast is less", o più nostranamente "a volte ( ma solo a volte ) fare un casso aiuta, o perlomeno non peggiora la situazione" ...

Con questa riflessione auguro a tutti gli appassionati di relativo come me delle riposanti vacanze, senza fare un "casso" possibilmente ma con la mente che viaggia verso nuovi voli ed obiettivi.

Max Alberdi

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Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.