lunedì 22 dicembre 2014

Pillole di FCL4. L'effetto fisarmonica.

Quante volte capita di vedere lanci di squadre di RW4 agli esordi ed assistere a quello che chiamerò burlescamente il c.d. "effetto fisarmonica", ovvero quel fenomeno per cui tra una figura e l'altra la squadra si allarga per poi restringersi nuovamente per comporre il punto successivo, più o meno come una fisarmonica appunto. L'effetto fisarmonica allunga i tempi di costruzione tra una figura e l'altra ed inoltre contribuisce a creare un "senso" di instabilità generale della formazione. Purtroppo questo effetto permane a volte anche in squadre con più esperienza fino progressivamente a sparire del tutto quando si assiste a lanci di team di medio o alto livello.

Per opposto non è raro sentire commentare i lanci di team di livello mondiale con l'espressione:"sembra stiano quasi fermi!". Quindi sembra ci sia un'opinione diffusa che l'effetto fisarmonica non sia una cosa buona ma tuttavia a volte non si riscontra un'altrettanta volontà nel cercare di comprenderlo e progressivamente eliminarlo.

L'effetto fisarmonica è sempre in agguato durante un lancio a 4

Ma perché si genera questo effetto fisarmonica?

Come sempre non pretendo sicuramente di mettere un punto sulla questione ma è opportuno sapere che quando voliamo in "box position" il nostro corpo, se non opportunamente condizionato a questo nuovo ambiente, tende ad avere comportamenti simmetrici per ricercare la stabilità. Inoltre come esseri umani abbiamo delle abitudini muscolari radicate che tendono a farci compiere gesti simmetrici. Un gioco che si faceva da ragazzi per sfidarsi asimmetricamente era infatti provare a sfregare una mano su è giù sul petto mentre si batteva l'altra come un gorilla.

Orbene in caduta libera, come accennavo prima, se non ci sottoponiamo ad un opportuno "condizionamento a terra", ogni volta che tireremo indietro le braccia tenderemo a ritirare anche le gambe provocando appunto un "micro" allontanamento dalla formazione che se sommato a quello degli altri componenti crea una certa separazione.

Un fenomeno analogo e opposto si riscontra quando vengono insegnati gli indietreggiamenti, infatti spesso l'allievo quando allunga le braccia per indietreggiare tende ad allungare anche le gambe creando una forza opposta ed una condizione generale di instabilità.

Quando si ritirano le braccia bisogna mantenere le gambe bene in spinta.

Ma si possono eliminare questi comportamenti innati?

Certamente. La progressione dei lanci permetterà di rendersi conto di questi effetti ed eliminarli col tempo, tuttavia opportuni esercizi di condizionamento a terra possono far risparmiare decine o centinaia di lanci in cui si propagano gli stessi effetti con un buon sollievo per le tasche dei paracadutisti sempre a caccia di risorse per saltare.

Per evitare l'effetto fisarmonica di "accorciamento" è utile insegnare fin dai primi esercizi la tecnica delle prese ad esempio secondo il principio: presa, gomiti, spinta, palmi già noto a chi ha avuto occasione di partecipare a un seminario sulle tecniche di coaching, per evitare l'effetto fisarmonica di "allungamento" è utile eseguire appositi esercizi di condizionamento mentre si apprende la tecnica degli indietreggiamenti.

Quindi niente panico, i relativisti musicisti possono continuare a suonare i loro strumenti ma in aria, per il bene del nostro volo, del nostro divertimento e del nostro portafoglio, meglio lasciare a casa la fisarmonica.

Max Alberdi

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Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.

martedì 7 ottobre 2014

NMP-PCH HayaBusa World Challenge 2014

Il Team NMP-PCH HayaBusa ( Belgio ) al World Challenge 2014
Ogni commento è superfluo ... Godetevi il video editato ...


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venerdì 19 settembre 2014

Seminario Informativo sulle Tecniche di Coaching


Nella foto Anne Maxwell in azione sui cieli della Florida.

Su iniziativa e richiesta di alcuni centri siamo lieti di riproporre un seminario già tenuto con soddisfazione tra istruttori, competitori ed appassionati dell'argomento e propedeutico alla partecipazione ai Corsi Coach di Skydive University del 2015.

Il seminario è rivolto a Paracadutisti, Istruttori, Competitori, Coaches e a chiunque sia interessato alle più moderne tecniche di coaching, comunicazione ed allenamento nel Paracadutismo Sportivo, sia per migliorare il proprio insegnamento che apprendimento.

Il seminario si articola in una mezza giornata dove verranno illustrati gli argomenti descritti nel seguito e che sarà corredato dalla possibilità di eseguire i lanci propedeutici per l'ammissione ai corsi Coach di Skydive University.

Gli argomenti trattati saranno:

A proposito di  Skydive U Italia e Skydive Universityä 
Introduzione: “Il tremito dello scopo!”

Insegnamento, coaching e motivazione: un modello di riferimento
Caratteristiche di un coach “di successo”: una lista di auto valutazione
I principi educativi negli adulti e la conoscenza dell’allievo
Alcune regole fondamentali della comunicazione e dell’apprendimento

Il ciclo di insegnamento e le tecniche di presentazione 
Il ciclo di insegnamento ed il ciclo del lancio
La presentazione corretta delle informazioni
L’analisi del lancio: una metodologia di debriefing

Psicomotricità, esercizi di memorizzazione e gestione dello stress
Tipologie di esercizi, dimostrazione e pratica corretta
Esercizi per una box rilassata e consapevolezza delle gambe
La gestione dello stress a terra ed in aereo
  
La quota di partecipazione, che potrà variare leggermente da centro a centro in base all'organizzazione, copre la dispensa, i costi del seminario e l'attività di valutazione dei lanci propedeutici che trovate al seguente indirizzo con alcuni video di esempio. Saranno esclusi i costi di ticket di chi vorrà eseguire i lanci di valutazione e quelli dei valutatori.

Per l'organizzazione è richiesto un minimo di 8 partecipanti ed un massimo di 16.

Descrizione dei lanci: http://sduonline.blogspot.it/2013_10_01_archive.html
Per informazioni contattateci o verificate con il vostro capocentro.

Max Alberdi

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mercoledì 17 settembre 2014

Il Ruolo del Coach . The Coach's Role

Ogni tanto mi capita di imbattermi in persone od allievi che si avvicinano alle formazioni in caduta libera e mi chiedono: ma cosa è chi è un Coach e qual è il suo ruolo? Che tipo di preparazione ha avuto e secondo quale metodo?

Qual è il ruolo del Coach nel paracadutismo e quali qualifiche?

L'argomento è molto vasto e complesso e non esiste uno standard nazionale od internazionale. Inoltre l'attività di Coach non è direttamente collegata a qualifiche ufficiali come quella di Istruttore di Paracadutismo o Jump Master. Ci sono ottimi competitori ed istruttori che sono altrettanto ottimi Coach. Spesso però anche le carriere agonistiche o di istruttore di paracadutismo non sono direttamente collegate all'attività di coaching. La mia personale opinione è che comunque chiunque accetti l'incarico di insegnare qualcosa ad altri e di far investire loro tempo e denaro si senta addosso questa responsabilità ed abbia fatto un percorso di studio e di pratica che gli consenta di avere gli strumenti opportuni e l'esperienza per trasmettere le informazioni nel modo più corretto e con le tecniche migliori.

Per quanto mi riguarda ritengo personalmente che la didattica base ed i valori insegnati da Skydive University, organizzazione privata presente da oltre 30 anni, siano ancora lo stato dell'arte per l'insegnamento del volo relativo e delle formazioni in caduta libera, sia indoor che outdoor.

Mi limito pertanto a riportare quanto scritto nelle qualifiche rilasciate da Skydive University in modo che possa essere una stella polare per ogni Coach Skydive University ed un parametro di giudizio per ogni allievo per valutare l'attività del proprio Coach.

BASIC BODY FLIGHT COACH ( ORA FS1+FS2)
E' un Coach di Skydive University in grado di insegnare in modo autonomo, dopo un periodo di training, le tecniche di volo relativo inerenti il livello FS1, FS2 o entrambi.

Qualifica Skydive University Coach FS1+FS2

BASIC BODY FLIGHT COACH EVALUATOR
E' un Coach di Skydive University in grado di valutare il percorso di addestramento di altri Coach.

Qualifica Skydive University Coach Evaluator

Il titolare della qualifica ha completato il necessario addestramento con tutti i diritti e le responsabilità che ne derivano.  La qualifica obbliga il titolare a dimostrare una leadership esemplare ed avere grande responsabilità per lo sviluppo del paracadutismo sportivo come Coach professionale di paracadutismo.

In linea con la sua missione Skydive University ha sviluppato un metodo per raccogliere, organizzare e diffondere informazioni riguardanti le varie discipline del paracadutismo ed i metodi di allenamento. Parte di questa attività è anche l'addestramento e la certificazioni dei Coach.

La persona che ha una qualifica di Coach deve aver dimostrato conoscenza professionale e capacità di volo riguardante le seguenti aree:
  • educazione ed allenamento sportivo degli adulti
  • analisi delle capacità e delle tecniche di volo
  • formazioni in caduta libera
  • tecniche di briefing e debriefing

Max Alberdi

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martedì 2 settembre 2014

Pensieri di FCL4. Ma come volo se cambio ruolo?

Terminate le principali gare nazionali ed internazionali, tra cui un appassionante mondiale che ha visto per la prima volta il Belgio prevalere su storiche potenze come Francia e Stati Uniti, le squadre ed i singoli si preparano ad affrontare una nuova stagione di allenamenti.

I primi tre team al recente mondiale. Quanti cambi di ruolo negli anni!

Spesso settembre è il periodo in cui si cambia squadra, si cambia un componente, si cambia dropzone, si cambia coach, si cambiano i materiali, i caschi o le tute ( a proposito perché non dare un occhio agli aggiornamenti sul sito Parasport.it ) ... Ma perché invece non cambiare ruolo all'interno della squadra?

Innanzitutto saper volare in tutti i ruoli, e soprattutto negli slot A e B della propria coppia, è un requisito fondamentale per poter migliorare le prestazioni di squadra, specialmente nel programma assoluti. Inoltre conoscere più ruoli permette di avere una visione più ampia del volo in formazione e delle problematiche anche degli altri compagni di squadra.

Un cambio di ruolo potrebbe essere utile anche nelle uscite.

Ma soprattutto i ruoli nelle formazioni a 4, sebbene richiedano tutti pari abilità ed esperienza di volo, hanno alcune caratteristiche peculiari che possono meglio adattarsi alle caratteristiche fisiche, di esperienza o di età dei membri del team. A volte un cambiamento di ruolo può risolvere problemi nelle uscite o in alcuni blocchi, oppure ancora dare più stabilità alla formazione o continuità nelle prestazioni del team. Ma anche solo essere un modo per "uscire" da alcune gabbie mentali o condizionamenti fissi.

Il tunnel del vento può essere l'ambiente più efficiente per provare diverse configurazioni potendo confrontarsi immediatamente sulle sensazioni personali e sui risultati del gruppo.

"Fin che la squadra va ... Lasciala andare ..." potrebbe essere l'adattamento di un vecchio motivetto italico. Ma perché non provare a cambiare ogni tanto ... Magari scopriremo all'interno del nostro equipaggio un timoniere più preciso e delle braccia più robuste per issare le vele ...

Infine cambiar ruolo potrebbe rivelarsi più divertente del previsto ...

Max Alberdi

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domenica 31 agosto 2014

NFTA.eu . FS4 Talent Program per l'Italia

Abbiamo creato il contenitore NFTA.eu. Ora cerchiamo il contenuto.


Il prossimo pollice all'insù sarà per te?


Il circuito www.NFTA.eu, nell'ambito dei progetti di allenamento di elite e di condivisione di informazioni per l'insegnamento delle Formazioni in Caduta Libera vuole formare giovani talenti italiani per avere competitori italiani in grado di competere in futuro ai massimi livelli possibili nel panorama FS4 internazionale. 

A tale scopo, quando possibile e previa costituzione fondo spese, nei camp verrà riservata un'ora ad un giovane (sotto i trent'anni che abbia fatto o faccia competizioni FS4 indoor o outdoor nelle categorie Rookie (Principianti), A (Esordienti) ed AA (Intermedi), tra una rosa segnalata dagli appassionati e dai competitori e scelto dal panel NFTA a cui verrà applicato un programma intensivo di 1on1, 2on1 o 3on1 per perfezionarne il volo individuale ed indirizzarlo alle corrette tecniche del programma AAA (Assoluti).

Il programma sfrutterà la conoscenza di Andy e David del Team HayaBusa ( Campioni del Mondo FS4 2014 ) e della loro esperienza maturata nell'inserire e formare nuovi membri da zero per squadre a livello top in ambito mondiale.

Contiamo di realizzare e continuare questo programma soprattutto grazie al contributo di amici, competitori e appassionati, nonché di eventuali sponsor che volessero partecipare.

lunedì 25 agosto 2014

Campionato del Mondo 2014 - (V)FS

Oggi è iniziato il campionato del mondo di formazioni in caduta libera a Prostejov.



Facciamo il nostro miglior augurio alla nostra nazionale ed a tutte le nazionali per una stupenda gara.

Qui tre diversi link per seguire la competizione:

Sito ufficiale del campionato del mondo:
http://www.wpc2014.com

Sito Omniskore con giudizi e video:
http://www.omniskore.com/comp/2014/2014wpccz/default.shtml

Sito Skyleague con classifiche e notizie:
http://www.skyleague.com

Buona competizione a tutti!

Max Alberdi

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lunedì 11 agosto 2014

Pensieri di FCL4. Fare "di più" o non fare un "casso"?

Questo breve pensiero nasce sdraiato su un lettino in riva al mare pensando ai recenti Campionati Italiani di Paracadutismo appena conclusi con successo a Skydive Fano, a cui ho avuto occasione di partecipare solo con il cuore da tifoso ed appassionato. Ma questo distacco, oltre al caldo di agosto, mi ha fatto riflettere su alcuni comportamenti a cui ho avuto modo di assistere negli anni dopo i campionati di ogni anno come tifoso prima di tutto e poi praticante dello sport. Ma magari è solo un "colpo di sole" di agosto ...

Scopriremo a fine articolo cosa sta facendo Andy in questa posizione :-)

"Fast is slow and slow is fast" era una cantilena abbastanza diffusa per chi si approcciava alle formazioni in caduta libera negli anni '90. E credo lo sia tutt'ora ... Ma teniamola un attimo in sospeso.

Appena terminati i campionati spesso le squadre ed i competitori si interrogano su "cosa fare in più" per aumentare la propria performance e la propria media per l'anno successivo, per andare "più veloci" per intenderci. Più salti, più tunnel, più coaching, trovare un elemento "più forte" ... Così all'improvviso, anche squadre di principianti, hanno un impegno di tempo e di budget degno di alcuni top team mondiali.

Ma è la strategia migliore?
Non lo so, ma mi limito a condividere alcune esperienze e riflessioni.

Recentemente ho avuto modo di incontrare alcuni paracadutisti e squadre con "decine" di ore di tunnel e centinaia di lanci che però non avevano ( nemmeno a livello teorico ) idea di cosa fossero nozioni base di relativo a quattro; come ad esempio i riferimenti incrociati e gli assi della formazione ( concetti già in "videocassetta" da metà anni '90 per intenderci e diffusi dal nucleo storico degli Arizona Airspeed ) oppure con evidenti problemi di volo individuale dei singoli componenti. Tuttavia erano tutti molto motivati a fare "più" ore di tunnel, più coaching e più salti per andare "più" forte.

Skydive 499, una pietra miliare per le formazioni a 4

Andrò controcorrente ma personalmente non sono del tutto d'accordo con questo approccio del fare sempre e comunque "di più". Le formazioni in caduta libera, più di altri sport, non richiedono performance fisiche impressionanti ( altrimenti non si spiegherebbero le età medie di molti competitori a livello mondiale ) né tanto meno "fuoriclasse" o "goleador" singoli. Le formazioni in caduta libera richiedono principalmente, a mio avviso, quattro buoni atleti ed ottimi meccanismi di allenamento e comunicazione, oltre alle migliori informazioni disponibili.

E' inoltre da quando conosco questo sport che ho sentito schiere di competitori lamentarsi con la scusa dei pochi "soldi" e che "se ce ne fossero di più" allora ... Certo, come tutti gli sport tecnici, il paracadutismo costa ma con gli stessi soldi si possono fare 100 lanci di allenamento, 15 ore di tunnel o comprare quattro vele nuove. Ed in quei 100 salti si possono imparare 100 cose nuove oppure 10 cose ripetute per 10 volte ... Quante variabili insomma ci sono in gioco ... E quante scelte ...

Oltremodo oggigiorno si può beneficiare nell'allenamento di tanti supporti di tipo tecnico ( video, carelli, falsa carlinga, esercizi isometrici e cinestesici ) e psicologico ( visualizzazione, gestione dello stress, ghost training ) che possono aumentare di molto la performance senza bisogno di spendere un euro. Quindi senza spendere o fare per forza "di più", ma semplicemente meglio.

La stessa cosa vale nel volo individuale e di squadra. Spesso si aggiungono tecniche, movimenti, ed informazioni di fronte ad un problema, magari in un blocco, quando magari un'altra strada potrebbe essere togliere tecniche, movimenti ed informazioni. Eccoci ad un altro punto, ovvero a mio avviso a volte "less is fast and fast is less". Ovvero se si riesce ad arrivare al succo delle informazioni e dei movimenti essenziali le prestazioni possono migliorare notevolmente, con buona pace anche delle soddisfazioni individuali e del portafoglio.

Personalmente ho avuto riconferma di questa cosa in uno degli ultimi camp NFTA.eu dove mi stavo arrovellando su un micro movimento in un blocco con input diversi da super campioni che avevano ognuno una sua visione su che movimento fare: "vai un po' avanti, vai un po' indietro, vai un po' su, etc ... ". Fortunatamente c'era con me un altro italiano che con la praticità che a volte ci distingue mi ha detto: "secondo me Max non devi fare assolutamente un casso!" ( l'accento effettivamente era un po' veneto). Più o meno era quello che pensavo, e più o meno è stato quello che ha migliorato la performance. Intendiamoci: "fare un casso" significa comunque "difendere la propria box", garantire stabilità al compagno di coppia, tenere sotto controllo i riferimenti, etc ...


A volte fare un "casso" non è proprio così semplice...

Più o meno è quello che mi insegnarono come prima nozione nel corso per operatore di Pronto Soccorso: "se hai dei dubbi su cosa fare non fare nulla, potresti solo peggiorare la situazione!". Un concetto che avevo già cercato di esprimere in un precedente post sui windtunnels.

Quindi magari "less is fast and fast is less", o più nostranamente "a volte ( ma solo a volte ) fare un casso aiuta, o perlomeno non peggiora la situazione" ...

Con questa riflessione auguro a tutti gli appassionati di relativo come me delle riposanti vacanze, senza fare un "casso" possibilmente ma con la mente che viaggia verso nuovi voli ed obiettivi.

Max Alberdi

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domenica 27 luglio 2014

Pillole di FCL4. Difendi la tua Box!

In un articolo precedente ho voluto soffermarmi sulla posizione di volo, la nostra amata box position ( o meglio "neutral box position" ) e su come sia la base e la prima abilità su cui costruire tutte le altre tecniche di volo. Ho già avuto anche modo di condividere alcune considerazioni sull'esistenza o meno di una posizione ideale e di alcuni principi e regole base per ottenerla.

In questo breve articolo dedicato alle formazioni a quattro elementi voglio soffermarmi su un'altra regola o abilità che ritengo fondamentale da perseguire se si vuole progredire in questa disciplina e che enuncerei più o meno così: una volta che hai conquistato la tua neutral box position, difendila!

A volte non è davvero facile difendere la propria box position ...
Sì perché, senza fare troppa filosofia, tutte le conquiste vanno difese altrimenti, prima o poi, qualcun altro, il tempo e l'incuria, ce le portano via. Nel caso delle formazioni a quattro solitamente sono gli altri tre compagni di squadra "assatanati" di punti che faranno di tutto per tirarci, spingerci, prendere braccia e gambe per portare a casa un punto in più o per facilitare il loro lavoro in caduta libera.

Inoltre la nostra neutral box position non è messa a rischio solo "fisicamente" ma anche psicologicamente, infatti saltare con altri, magari più esperti, che hanno un rateo di caduta maggiore o minore del nostro ci condizionerà a prendere atteggiamenti precauzionali di eccessivo inarcamento o appiattimento della nostra posizione. Ma la nostra box può essere compromessa anche da stress o tensione mentale.

La C o la G richiedono al centrale interno una buona difesa della box ...

Quindi uno dei primi obiettivi che ci dobbiamo porre come individui e come squadra è che ognuno abbia trovato la sua posizione ideale di volo e che tutti i compagni di squadra siano messi nelle condizioni di poter difendere la propria posizione. Posizione che si può modificare ed evolversi ma che ci deve sempre garantire stabilità e neutralità.

Battute goliardiche sui "pesi", la tensione mentale, le prese aggressive, una scarsa preparazione fisica o di memorizzazione, le inerzie di squadra, le torsioni ed i movimenti da "supercampioni" sono solo alcuni dei nemici che insidiano la posizione di volo durante un lancio di squadra.

Dopo un movimento aggressivo o un blocco bisogna
essere pronti a recuperare in fretta la propria box!

Le box position dei quattro membri di una squadra sono le quattro torri a difesa della stabilità della formazione. Se una crolla si ripercuoterà sulla tensione e sulla stabilità di tutti gli altri. A volte è un movimento netto, a volte è una presa sempre più scomoda che ci sbilancia nel corso del lancio, in ogni caso la sensazione di stare volando nella propria posizione ottimale deve rimanere radicata in noi durante il lancio e dobbiamo essere pronti a difenderla quando in aria, durante un blocco o una libera, o a terra ( scarsa forma fisica, stress, alimentazione, pesi, etc ... )  viene messa a rischio.

Quindi ricapitolando: trovare la propria box ideale, difenderla e rispettare quella dei compagni di squadra credo siano tre buone regole se si vuole progredire insieme nelle formazioni a quattro elementi.

Max Alberdi

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venerdì 4 luglio 2014

Pillole di FCL4. Guardo o non guardo le prese?

Premessa: Pillole di FCL4 sono riflessioni sulle tecniche e sull'insegnamento della disciplina delle Formazioni in Caduta Libera a 4 elementi. Non fanno parte di alcun programma didattico specifico ma vogliono essere solo spunti di condivisione per allievi e coach ai fini della circolazione delle idee e del miglioramento delle tecniche.

www.NFTA.eu
La gestione delle prese è un'abilità critica sia indoor che outdoor

Nella progressione di una squadra di relativo a 4 ci si trova a periodi alterni a fare i conti con la gestione delle prese (Grip Management). Fin dai primi rudimenti viene insegnato di "guardare" le prese prima di effettuarle, progredendo poi, a volte, si incontra un coach che ci dice che le prese sono "semplicemente là" e bisogna effettuarle o "portarle" nella fiducia che il compagno di squadra le effettui senza neanche il bisogno di guardarle.

Chiacchierando con diversi atleti a livello mondiale di diverse scuole e nazionalità sinceramente è difficile mettere un punto sulla questione. Alcune scuole preferiscono che le prese siano sempre "ben visibili" e "viste" prima di essere effettuate. Altre scuole prediligono figure con costruzioni più ravvicinate nella sicurezza che allungando il braccio le prese del compagno si trovino al loro posto nel momento giusto.

Ovviamente la problematica assume caratteri e peculiarità diverse a secondo del livello della squadra e della velocità del lancio. Oramai in tutte le categorie i lanci veloci possono fare la differenza in una gara e la gestione delle prese è uno degli aspetti fondamentali da curare particolarmente in un lancio veloce.

Un principio di buon senso generale suggerirebbe comunque che, indipendentemente dalla costruzione delle libere scelta, le prese siano sempre e comunque nel "campo visivo" perimetrale (quello a 180°, per farla semplice bisogna vederle almeno con la famosa "coda dell'occhio") al fine di non avere braccia che vadano completamente alla "cieca" e con il rischio di false prese, o penalità in una gara. In ogni caso, nel briefing del lancio è importante che venga effettuato anche un apposito "briefing o "piano delle prese".

Cosa ne pensate al riguardo?
Avete un piano delle prese nei vostri briefing di squadra?
Guardate le prese o andate "a braccio"?

Max Alberdi

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Impara a volare da zero o spingi il tuo potenziale oltre il limite con i nostri tunnelcamp:

Un esercizio avanzato a due elementi per allenare in modo specifico le "prese scomode".


Supportaci e seguici su Facebook collegandoti al sito: www.NFTA.eu
Per altri video iscriviti gratuitamente su: www.NFTAtunnelcamp.TV

martedì 25 febbraio 2014

Are you APP for it?

Nell'era di iPhones ed iPad non poteva mancare un'applicazione, o meglio un'APP, per gli appassionati di formazioni in caduta libera a 4 elementi ( FS4 . Formation Skydiving 4 Way ).


La maschera iniziale 

Ci ha pensato Ryan Moores con una facile ed intuitiva interfaccia che ha lo scopo di ricordarci tutte le formazioni libere ed i blocchi delle diverse classi ( Rookie, A, AA, AAA ) nonchè di fornirci la possibilità di effettuare estrazioni casuali di gara per le varie categorie.


Il Menu di scelta libere e blocchi

Inoltre l'applicazione permette di salvare i lanci preferiti potendoli così recuperare per essere eseguiti nuovamente e poterne confrontare i risultati o verificare i miglioramenti.

La funzione Salvataggio

Di sicuro uno strumento innovativo ed "a portata di mano" per gli appassionati di formazioni in caduta libera e del mondo Apple. Confidiamo in qualche nuovo aggiornamento e sviluppo in futuro.


La funzione Tap

Per scaricare l'applicazione e per tutte le informazioni questo è il link da seguire:

Max Alberdi
Skydive U Italia

mercoledì 19 febbraio 2014

Hayabusa Advanced FS4 (2+2) Tunnel Camp

A oltre dieci anni dai primi tunnel camp sono entusiasta di avere la possibilità di presentare in Italia questa opportunità unica per gli amanti delle formazioni in caduta libera in una delle location indoor ed outdoor più bella d'Europa. Inoltre durante tutto il periodo, a ridosso delle vacanze pasquali, ci sarà la possibilità di saltare e godere di tutte le strutture di intrattenimento della località. Lo abbiamo chiamato:

Hayabusa . Not For Teenaveragers
Advanced FS4 (2+2) Tunnel Camp
16-19 Aprile 2014 . Empuriabrava

Il Team Hayabusa in allenamento sopra il suggestivo golfo di Empuriabrava

Se sei un competitore di FS4 e vuoi spingerti al massimo delle tue possibilità questa potrebbe essere l'occasione giusta per te. Il camp è indirizzato a singoli competitori ed agonisti che abbiano già avuto occasione di avere una media in competizioni AAA indoor intorno ai 20 e desiderino migliorare le proprie abilità individuali e di squadra. La location sarà il bellissimo tunnel Windoor di Empuriabrava (Spagna), uno dei centri paracadutistici ed una delle location turistiche più belle d'Europa. Avrai la possibilità di volare indoor con i fratelli Grauwels del Team Hayabusa, pluricampioni del mondo indoor e outdoor, e con altri appassionati ad alto livello. Il primo camp è dal 16 al 19 aprile 2014. Le ore disponibili sono limitate.

Inoltre, in base alle richieste in corso, stiamo valutando la possibilità di poter offrire coaching a squadre FS4, categoria AA, A e Rookie, nelle ore mattutine e serali tramite coach italiani o stranieri.

Durante il camp ci sarà inoltre la possibilità di respirare il backstage di uno stage di allenamento reale del Team Hayabusa e di apprezzare così le ultime soluzioni tecniche di allenamento, blocchi e uscite.

Per ogni informazioni potete rivolgervi al sottoscritto, organizzatore del camp, contattandomi via e.mail o facebook

Tunnel hard!

Max Alberdi


Video Hayabusa Skydiving Team Belgium



Risultati Team Hayabusa 2013

World Challenge Indoor, Bedford, UK, April: 1 st place: 30,7
European Championship, Bosnia and Herzegovina, August: 1st place 26,7
World Cup, Bosnia and Herzegovina, August: 1st place 26,7 
World Military Championship CISM, Qionglai, China, October: 1st place
Dubai Parachuting Championship, December: 1st place 25,1


giovedì 30 gennaio 2014

Ripetizione degli Esercizi . Repetition of Exercises

Repetition is the mother of all skills
La ripetizione è la madre di tutte le abilità

Il Coach si posiziona a livello dell'allievo e controlla le ripetizioni
Questa frase o proverbio, direttamente o indirettamente, ci accompagna fin dai primi anni della nostra vita di bipedi terrestri. Ma perché? Semplice; perché è ripetitivamente vera.

La ripetizione è una tecnica di apprendimento fondamentale che ci viene insegnata sin dai primi anni di vita e di scuola: dalle tabelline alle tavole periodiche degli elementi, dagli esercizi di calligrafia alle moltiplicazioni, la ripetizione consente di apprendere e "mandare a mente" qualsiasi informazione o abilità, utile o inutile che questa sia.

Quindi ... Repetition is good? La ripetizione è buona?

Non sempre. Un errore ripetuto, nelle tabelline come nella vita, si radica così tanto nei meccanismi mentali che rischia poi di non essere più sradicato.

Ma oramai è inutile girarci intorno e quindi veniamo a noi.
Al paracadutismo ed al volo relativo.

La ripetizione degli esercizi è fondamentale per insegnare ad un allievo certi movimenti o automatismi necessari al volo relativo. Spesso però, anche in buona fede, viene utilizzato molto male questo potentissimo strumento. Infatti un allievo che si avvicina al volo relativo è una pagina bianca su cui ogni automatismo mentale o muscolare appreso in modo errato si può radicare in modo profondo influenzando in modo negativo la sua progressione di volo.

Proprio per questo cercherò di essere molto pratico in questo articolo e venire subito ad alcune pillole di coaching.

Quante volte bisogna ripetere gli esercizi?

Un esercizio deve essere ripetuto fino a quando l'allievo dimostra di eseguire in modo confortevole ed automatico il corretto posizionamento o movimento desiderato. Per ottenere ciò è consigliabile eseguire ogni tecnica o esercizio, una volta appresa la maniera corretta, per almeno 10-12 volte. Anche nelle formazioni in caduta libera a squadre si è soliti ripetere il lancio a terra per 3 volte ed in ogni lancio si ripetono le formazioni per 3-4 volte ( quindi anche in questo caso otteniamo un intervallo giusto per la nostra assimilazione mentale, ovvero 10-12 volte ).

Come bisogna eseguire le ripetizioni?

Un esercizio a terra deve essere eseguito nel modo più simile possibile a come sarà nella realtà, in caduta libera o nel tunnel. Se l'esercizio prevede un altimetro deve essere indossato l'altimetro. Se prevede le prese su un compagno, anche a terra bisogna fare in modo che le prese si presentino all'allievo nel modo più simile a quello che succederà in caduta libera o nel tunnel. Nel caso si rilevi un errore durante la simulazione bisogna correggerlo immediatamente ed evitare che l'allievo ripeta gli esercizi in modo errato, memorizzandoli così nei suoi automatismi mentali e muscolari.

Quindi: Good Repetition is Good!

La soddisfazione di un lancio non è del resto eseguire buone ripetizioni?
Nel Corso Coach e nel Corso Basico ci si focalizza poi sugli accorgimenti che possono ottimizzare l'apprendimento tramite le ripetizioni a seconda che vengano eseguiti degli esercizi cinestesici, isometrici o di bilanciamento. Oltre alla corretta modalità di visualizzazione e di comunicazione.

Mai più bisogna permettere di lasciare un allievo in un angolo a crogiolarsi in ripetizioni infinite di esercizi sbagliati che rovineranno la sua felicità in aria ed il vostro lavoro di Coach.

Se non è ancora chiaro provate a ripetere la lettura di questo articolo e magari potrebbe già essere un buon inizio :-)

Max Alberdi
Skydive U Italia

Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.