sabato 21 dicembre 2013

Principi Base delle Uscite . Exits Basic Principles

L'uscita dall'aereo è di sicuro uno dei momenti più emozionanti, ma anche più importanti, di ogni lancio. Dai primi esercizi in caduta libera fino ad arrivare ai lanci di squadra a 4, 8 o grandi formazioni, l'uscita può condizionare in bene o in male tutto il resto del lancio, sia psicologicamente che tecnicamente. Parafrasando un famoso proverbio possiamo dire che con una buona uscita si è già a metà dell' "opera lancistica".

Uscita in Formazione ad 8 del US Army Team Golden Knights
Per eseguire buone uscite individuali e di gruppo è importante comprendere le varie tipologie, tecniche e fasi che le caratterizzano. Questa conoscenza ci permetterà sia di avere tutti gli strumenti per eseguire delle buone uscite sia di poter effettuare dei debriefing accurati ed individuare così più facilmente gli errori.

Prima di continuare però dobbiamo spendere alcune parole sulla sicurezza. Infatti, anche se non è il nostro principale argomento di analisi in questa sede, la sicurezza in ogni lancio deve essere sempre messa al primo posto e la fase di uscita presenta alcuni momenti che sono particolarmente critici al riguardo. Li richiameremo mano a mano che si presenteranno nell'analisi dei vari tipi e delle varie fasi dell'uscita, ricordando in ogni caso che il rispetto delle precauzioni di sicurezza è responsabilità di ogni singolo paracadutista.

Inoltre nel seguito, una volta presentati i termini, faremo sempre più spesso riferimento alle definizioni ed alle tecniche esclusivamente con i nomi in inglese. Questo per acquisire familiarità con parole con cui potremmo trovarci a che fare in caso frequentassimo centri di paracadutismo all'estero, anche perché, in quasi tutto ciò che riguarda il mondo aeronautico e dell'aria, è oramai quasi una necessità sapere la terminologia anglosassone anche per conseguire brevetti ed abilitazioni.

Fatte queste premesse iniziamo a distinguere le uscite in alcune categorie:

Uscite libere e uscite agganciati ( Free Exits and Linked Exits ). Una prima distinzione infatti possiamo farla tra uscite in cui i paracadutisti  non hanno prese tra di loro, e quindi escono in volo libero dall'aereo per poi agganciarsi successivamente, ed invece uscite in cui i paracadutisti ( 2,3,4 ... 8 o più ) hanno una o più prese tra di loro e si staccano dall'aereo in formazioni già costituite. Questa distinzione è importante perché in base ai principi della dinamica gli effetti sul volo saranno differenti.

Posizionamento per un'uscita libera a Floater
Uscite da esterno e uscite da interno ( Float Exits and Dive Exits, o come le chiameremo uscite a Floater o a Diver ). Nelle uscite a Floater il paracadutista è solitamente agganciato fuori dall'aereo con il corpo già immerso parzialmente o totalmente nel vento relativo. Nelle uscita a Diver il paracadutista è posizionato all'interno dell'aereo e quindi il suo corpo non viene a contatto del flusso d'aria fintanto che non si lancia dall'aereo.

Uscita a Diver da un aereo con portellone posteriore
Nella Progressione delle Uscite nel Corso Basico si apprenderanno prima le uscite a Floater ( libere ed agganciati ) e poi quelle a Diver ( libere, agganciati e con ritardo ). Questa progressione è dovuta per una questione di sicurezza e di apprendimento. Infatti quando ci si lancia in due il tempo di uscita viene dato dal paracadutista a Floater e quindi in caso di anticipo del tempo o di caduta il Coach posizionato a Diver o a Floater può sempre recuperare velocemente il contatto con l'allievo. Cosa non speculare in caso l'allievo rimanga in ritardo esitando nell'aereo rispetto al tempo del Coach, fenomeno che potrebbe accadere durante i primi lanci.

Passiamo ora ad analizzare la varie fasi dell'uscita, questo passaggio è molto importante in quanti ci permetterà di prepararci al meglio per eseguire le uscite ed inoltre ci consentirà di eseguire debriefing ed autodebriefing mirati e precisi.

Le Principali Fasi nell'insegnamento e nell'analisi delle uscite sono:
  • posizionamento ( set up )  è la fase di preparazione fino alla posizione "pronto al lancio" ( ready );
  • lancio ( launch ) è l'azione di staccarsi dall'aereo e presentare il corpo al vento relativo;
  • volo nel flusso ( flyaway ) è la posizione di volo che si vuole ottenere nel vento relativo.
I Principi Base nell'insegnamento e nell'analisi delle uscite sono:
  • bilanciamento ( balance ) si riferisce all'equilibrio in porta ed influisce sulla stabilità dell'uscita;
  • prossimità ( tight ) si riferisce alla vicinanza in porta ed influisce sulla separazione tra paracadutisti;
  • tempismo ( timing ) si riferisce al tempismo di gruppo ed influisce sulla separazione tra paracadutisti;
  • presentazione ( presentation ) si riferisce al posizionamento del corpo nel flusso d'aria ed influisce sulla stabilità dell'uscita.

Nel Corso Basico e nel Corso Coach sono spiegate dettagliatamente le varie fasi ed i vari principi, in modo da poterli apprendere ed insegnare con efficacia insieme a tutti gli esercizi per sviluppare le abilità necessarie.

Dobbiamo infatti renderci conto che così come il successo di una buona uscita si concentra in attimi, anche il debriefing deve essere effettuato su fasi ed immagini precise nei primi momenti dello stacco dall'aereo. Per questo le informazioni e la metodologia che dobbiamo avere dovrà essere di tipo "chirurgico".

Il rischio altrimenti è di spendere tempo e parole inutili su momenti che riguardano il volo nel vento relativo o la posizione di volo individuale e di squadra ma non sono strettamente connessi con la fase di uscita.

Felix Baumgartner in fase di uscita durante il Progetto Stratos

Appreso tutto questo siamo pronti per ogni tipo di uscita. A qualsiasi quota :-)

Quindi ... Ready ... Set ... Go ... Skydive ...

Max Alberdi
Skydive U Italia


Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.


martedì 10 dicembre 2013

Start Coast Stop

Lo Start Coast Stop è uno dei principi fondamentali da apprendere se si desidera diventare un ottimo praticante di volo relativo e di formazioni in caduta libera. Non tutti i paracadutisti, anche a volta con notevole esperienza, hanno ben chiaro a cosa ci si riferisca con questo termine e soprattutto l'importanza di questo principio mano a mano che si apprendono tecniche sempre più evolute di volo. Tradotto letteralmente in italiano significa: Avvio, Accostamento ed Arresto. La traduzione non è delle più belle e l'acronimo AAA potrebbe far pensare ad un annuncio ambiguo su un sito di articoli di secondamano, pertanto continuiamolo a chiamare per semplicità Start Coast Stop (SCS) e cerchiamo di capire nel concreto di cosa si tratti.

Lo SCS è fondamentale per avere compagni di lancio "felici e soddisfatti"
Lo Start Coast Stop ha a che fare con le gestione dell'inerzia e con il fatto che ogni movimento che eseguiamo in caduta libera genera un moto che dobbiamo arrestare con un movimento opposto a quello di partenza se desideriamo tornare in una posizione box neutrale, ovvero la posizione di partenza per eseguire ogni esercizio o formazione in caduta libera con sicurezza ed efficacia.

Infatti tutti i movimenti che vengono eseguiti in caduta libera tramite l'applicazione di una forza ( estensione gambe, braccia, rotazioni, etc ... ) generano un moto di inerzia che continuerà nel tempo e nello spazio anche quando interromperemo la forza applicata inizialmente. Inoltre tanto maggiore sarà la forza applicata al movimento tanto maggiore sarà la quantità di moto e l'inerzia prodotta. Questo concetto è conseguenza di quanto racchiuso nei principi della dinamica newtoniana.

Quindi un paracadutista in caduta libera per contrastare e fermare il moto creato con un movimento dovrà applicare una forza uguale e contraria. Questo si ottiene eseguendo un movimento che è ugualmente intenso ed opposto a quello di origine.

Questa tecnica viene definita appunto come "Start-Coast-Stop" o principio SCS. Ma vediamo un esempio.

Esempio del movimento di avanzamento con SCS: l'avanzamento viene iniziato con il movimento di estensione delle gambe (Start), il paracadutista assume poi una posizione box neutrale di transizione e permette al moto generato di lasciarlo scivolare in avanti verso l'obiettivo (Coast) , in prossimità dell'obiettivo il paracadutista applica una forza contraria eseguendo la tecnica dell'indietreggiamento per arrestare il movimento (Stop). Il ciclo si completerà tornando ad una posizione box neutrale.


Il pincipio SCS applicato al movimento di avanzamento

Possiamo rivedere il principio anche nel video già utilizzato nell'articolo sugli indietreggiamenti.


Ricordiamo sempre che essere in una posizione box neutrale, e quindi senza inerzie, alla fine di ogni movimento e prima di effettuare le prese, o agganciarsi ad una formazione, è la condizione necessaria per eseguire figure in caduta libera con la massima precisione e senza gravare sul volo degli altri paracadutisti o compagni di squadra. Questa è una qualità fondamentale per chi vuole proseguire nelle formazioni in caduta libera a 4 o 8 elementi, ed ancora più fondamentale, perdonandomi l'italiano, se si vuole partecipare a grandi formazioni.

Nelle formazioni a 4 si esercita lo SCS provando le figure senza prese
Uno degli errori più frequenti che un paracadutista compie all'inizio è di non riconoscere o stimare correttamente la quantità di moto creato dopo un movimento. Questa mancanza di sensibilità è quello che spesso porta alle classiche "carambole" a cui si assiste in molti video di paracadutismo di gruppo.

Un buon Coach saprà e dovrà sviluppare nell'allievo la sensibilità necessaria per gestire a proprio vantaggio l'inerzia e diventare sempre più preciso nei movimenti di volo e nel loro arresto. SCS appunto.

Pertanto è fondamentale che anche un buon Coach sia a conoscenza dei principi aerodinamici e di come applicare il principio dello Start Coast Stop alle varie tecniche, specialmente quando diventeranno più complesse con le rotazioni ed i superposizionamenti.

Il pincipio SCS applicato alle traslazioni laterali
Questa conoscenza gli consentirà di analizzare, spiegare e correggere alcuni degli errori più frequenti che si osservano tra gli allievi, come ad esempio:
  • posizione del corpo asimmetrica nei movimenti;
  • cambiamenti di posizione eccessivi;
  • perdita di prossimità mentre si eseguono cambi di livello;
  • perdita di prossimità mentre si eseguono rotazioni; 
  • perdita della direzionalità durante le traslazioni.

Il Corso Basico contiene tutti gli esercizi necessari per apprendere le tecniche di volo correttamente e con l'applicazione del principio SCS a tutti i movimenti.

Il Corso Coach attraverso il modulo della Skill Analysis fornisce tutti gli strumenti teorici e pratici per essere in grado di analizzare i video degli allievi e poter fornire loro le indicazioni mirate per correggere immediatamente gli errori di esecuzione.

Max Alberdi
Skydive U Italia



Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.


domenica 8 dicembre 2013

Indietreggiamenti . Backward Movement

Una volta appresa una corretta box position e la tecnica dell'avanzamento il passo successivo è l'indietreggiamento.

Avanzamenti e indietreggiamenti sui cieli della Florida
Per logica e simmetria la tecnica dell'indietreggiamento può sembrare facilmente speculare a quanto appreso per l'avanzamento, tuttavia questa tecnica presenta alcuni aspetti specifici che la rendono una delle abilità più raffinate che un buon allievo paracadutista può sviluppare. Infatti durante l'apprendimento è importante mantenere due abilità fondamentali con cui abbiamo familiarizzato fin dal principio: il controllo della direzione e la neutralità del rateo di caduta.


La posizione del corpo nel vento relativo
Veniamo quindi ad una breve descrizione della tecnica di indietreggiamento: le braccia dalla posizione box si estendono in avanti in un unico movimento continuo e deciso, ruotando contemporaneamente le spalle ed i gomiti verso il basso. Per un corretto movimento una delle immagini migliori che ho sentito è quella di immaginare di essere sdraiati in box su un grande tubo e bisogna portare le braccia in avanti per tenersi in equilibro appoggiandosi alla conduttura. In questo movimento si avvertirà una naturale rotazione delle spalle. Le gambe vanno richiamate leggermente in modo che l'appoggio dei piedi nel vento relativo appreso durante la box e l'avanzamento venga meno. Abbassare le ginocchia renderà il movimento ancora più efficace.


Forze e resistenze aerodinamiche nell'indietreggiamento
A volte nei windtunnel viene insegnata una tecnica base leggermente diversa dove le braccia si estendono semplicemente in avanti e in alto senza rotazione delle spalle e le gambe vengono richiamate in modo più deciso con un deciso sprofondamento delle ginocchia. Sebbene la tecnica abbia un efficacia immediata, anche visivamente, è opportuno sottolineare che il rischio di questo movimento è di produrre una decisa picchiata sulle ginocchia con conseguente perdita di quota, specialmente nei movimenti più lunghi. Un effetto che viene mitigato nel windtunnel dalla presenza della rete ma che in caduta libera potrebbe risultare molto diseducativo se non compensato da un ottimo controllo del rateo di caduta.

Una dimostrazione della tecnica indoor

Infatti un concetto fondamentale da tenere sempre presente è che ogni nuova tecnica appresa per muoversi su uno degli assi di libertà durante la caduta libera dovrebbe non influire sugli altri gradi di libertà. Per dirla in parole semplici: un buon praticante di volo relativo dovrebbe essere in grado di avanzare e indietreggiare senza variare il rateo così come di andare su e giù rimanendo sul posto, e così via per giri, etc ... )

Vista posteriore della corretta posizione
Vista in caduta libera
Il controllo della direzionalità viene insegnato tramite l'uso del contatto e dei riferimenti visivi. Inoltre è importante l'utilizzo corretto della testa per evitare che la naturale tentazione di guardare verso l'alto quando si perde un po' di quota contribuisca ad innescare una picchiata all'indietro non consentendo di avere un indietreggiamento corretto in asse ed a livello.

Anche nell'indietreggiamento dovrà essere ribadito il concetto dello Start Coast Stop ( gestione dell'inerzia ) che sarà insegnato in modo speculare a quello dell'avanzamento.

Le fasi dello SCS durante l'indietreggiamento
Il Corso Basico attraverso una serie completa di esercizi cinestesici, isometrici e visivi insegna come sviluppare in modo puntuale e corretto la sensibilità per indietreggiare in modo corretto.

Posizione box neutrale, avanzamenti ( con deriva ), indietreggiamenti, SCS ( Start Coast Stop ) e tecnica delle prese devono essere abilità ben acquisite prima di passare all'insegnamento delle tecniche successive.

Max Alberdi
Skydive U Italia


Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.


domenica 24 novembre 2013

Avanzamenti . Forward Movement

Una volta compresi i principi alla base di una corretta box neutral position il passo successivo è imparare ad avanzare correttamente. Anche l'avanzamento dovrebbe essere una tecnica già appresa nel corso AFF per il test della deriva, tuttavia nel Corso Basico saranno insegnati i principi per acquisire una corretta tecnica di avanzamento con controllo della direzione e dell'inerzia, oltre ad ottenere una deriva sempre più efficace.

Deriva sopra Elsinore . Foto di Jeff Johnson

Prima di addentrarci nella corretta tecnica di esecuzione dell'avanzamento e della deriva vorrei subito fare una considerazione sul fatto che a volte capita, specialmente nei Windtunnel, di vedere insegnare la tecnica del su e giù prima di quella dell'avanzamento ed indietreggiamento.

Non voglio porre un punto definitivo sulla questione ma cercherò di illustrare perché, secondo la didattica Skyidive U, è meglio ai fini dell'apprendimento e della sicurezza insegnare l'avanzamento e l'indietreggiamento prima della tecnica del su e giù.

In caduta libera le ragioni sono abbastanza semplici: innanzitutto per una questione di sicurezza. Infatti l'avanzamento in controllo della direzione è la tecnica alla base di una efficace deriva con lo scopo di allontanarsi dall'istruttore o da una base per poter aprire il paracadute in sicurezza. Secondariamente per una ragione di progressione dell'apprendimento. Un corretto avanzamento con controllo della direzione è il presupposto per poter mantenere la vicinanza con il coach al fine di compiere tutti gli esercizi in caduta libera. Sarà compito del coach o del paracadutista più esperto adeguare il rateo nelle fasi iniziali dell'apprendimento.

Capita però che a volte nei Windtunnel, contemporaneamente all'insegnamento della box position, si insegnino anche le tecniche del su e giù prima che l'allievo abbia un corretto uso delle gambe e della direzionalità nell'avanzamento ed indietreggiamento. Non voglio, come dicevo prima, porre un punto sulla questione ma credo che anche in questo contesto sia meglio seguire la progressione standard.

Per quali motivazioni? Per le stesse che abbiamo in caduta libera, ovvero:

innanzitutto per una questione di sicurezza. Infatti nei Windtunnel, oltre al rischio di andare "troppo in alto" che tuttavia può essere mitigato dal Coach o dall'addetto del Windtunnel e dall'insegnamento di un po' di inarcamento durante la box, il rischio maggiore è un utilizzo poco sensibile e modulare delle gambe in avanzamento. Questo aumenta la tensione e perciò capita di assistere ad allievi che rimbalzano come palline da flipper da un muro all'altro del tunnel con rischi di brutti traumi alle mani ed alla testa. Secondariamente ancora per una ragione di progressione dell'apprendimento. Un corretto avanzamento ed indietreggiamento con controllo della direzione, e soprattutto con sensibilità e modularità nell'utilizzo delle gambe, consentirà di correggere meglio la posizione e l'equilibrio quando si apprenderanno tecniche più efficaci per salire e scendere.

Fatte queste considerazioni indoor vs outdoor vediamo ora i principi per un efficace avanzamento.

Il nostro corpo in caduta libera è immerso in un flusso d'aria che noi dobbiamo utilizzare nel modo più efficace per ottimizzare i nostri movimenti. La tecnica dell'avanzamento, e poi quella dell'indietreggiamento ci permettono di muoverci lungo l'asse orizzontale deviando il flusso d'aria intorno a noi. Per avanzare è intuitivo l'utilizzo delle gambe. Allungare le gambe infatti ci permetterà di deviare il flusso d'aria dietro di noi facendoci avanzare.

La posizione del corpo durante l'avanzamento

Sebbene questo movimento possa sembrare semplice ed intuitivo è importante che vengano effettuati prima della caduta libera o del volo indoor tutti gli esercizi per apprendere in modo automatico come utilizzare le gambe per controllare la velocità e la direzione durante l'avanzamento. A volte alcuni allievi sviluppano posizioni sbagliate pur riuscendo ad avanzare con un discreto controllo della direzionalità. Questo purtroppo li penalizzerà successivamente.

Inoltre il nostro corpo tenderà a picchiare e la maggiore resistenza all'aria delle gambe cambierà il nostro rateo di caduta, questo effetto dovrà essere compensato con l'utilizzo appropriato della parte superiore del corpo. La direzionalità e la progressività saranno appresi attraverso appositi esercizi per utilizzare in modo automatico le gambe verso l'obiettivo che si vuole raggiungere.

Forze e resistenze aerodinamiche nell'avanzamento
Nell'insegnare l'avanzamento è importante inoltre introdurre il concetto dello Start Coast Stop ( SCS ) o, detto più semplicemente per ora, di come saper gestire l'inerzia durante i movimenti in caduta libera. Questo permetterà nelle fasi successive di eseguire formazioni senza collisioni e con la massima precisione.

Le fasi dello SCS durante l'avanzamento

In questa fase sarà infine fondamentale introdurre anche la corretta tecnica delle Prese in modo che l'allievo impari fin da subito ad eseguirle senza scomporre la sua posizione di volo e senza allontanarsi dal Coach o dalla base dopo ogni esercizio.

L'efficacia delle gambe può variare in base alla box

Quindi avanti tutta , ma un passo alla volta, con la giusta moderazione e progressione.

Max Alberdi
Skydive U Italia


Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.


giovedì 7 novembre 2013

Windtunnel, Newton, la sua mela e i Marines.

Cosa c'entrano i Windtunnel con Newton e con la sua mela? E coi Marines?

Skyventure Orlando, il primo giocattolone per paracadutisti

Probabilmente anche Newton non si era mai chiesto cosa c'entrasse la sua mela con le leggi che regolano la gravitazione universale. Anzi, sicuramente non se lo era mai chiesto. Prima che la mela gli cascasse in testa.

Ricordo che nella seconda metà degli anni '90 iniziavano a circolare i primi discorsi tra paracadutisti sull'utilizzo delle gallerie del vento per l'allenamento delle formazioni in caduta libera. Pionieri furono i mitici Golden Knights con la leggendaria installazione di Fort Bragg e tra le squadre sportive di alto livello ricordo i DeLand Norgies ed i DeLand Majik ( rispettivamente campioni norvegesi i primi e campioni americani e poi del mondo i secondi ) che letteralmente misero alla frusta l'acerbo impianto da 10 piedi di Skyventure Orlando.

DeLand Majik al Windtunnel di Orlando

Eravamo all'inizio degli anni 2000 ed i francesi e gli italiani storcevano ancora il naso di fronte a quei ventoloni che venivano guardati come interessanti giostre ma mai in grado di poter sostituire l'allenamento effettuabile con dei veri lanci.

Chi aveva ragione? Francesi o americani?
Tutti gli altri stavano un po' a guardare chi avrebbe vinto. Negli anni successivi vinsero entrambi.

Una rivalità storica nelle competizioni
Personalmente però, già a quei tempi, ritenevo che avesse ragione Newton e che, fintanto che faremo paracadutismo su questo pianeta, le leggi che governano questo sport sono le stesse della fisica e ad esse dobbiamo volenti o nolenti inchinarci.

Fu così che decisi di organizzare dal 2001 i primi Tunnel Camp intensivi dall'Italia e parallelamente di confrontarmi con i migliori competitori del tempo, nonché ingegneri ed istruttori americani di paracadutismo su come i Windtunnel potessero incidere incredibilmente sul miglioramento delle performance in caduta libera.

Ora, oltre 10 anni dopo, i Windtunnel spopolano in tutto il mondo sia tra i turisti che tra i paracadutisti desiderosi di apprendere velocemente le tecniche di volo per poter saltare poi individualmente o di squadra, o addirittura per continuare la loro progressione di volo solo indoor nelle numerose competizioni o manifestazioni che si svolgono a livello mondiale.

Piccole ali crescono al Windtunnel di Dubai
Tuttavia nonostante il numero crescente di ore trascorse nei Windtunnel ed il numero crescente di persone che vi accedono si assiste ad un curioso fenomeno statistico: la maggioranza dei praticanti raggiunge prestazioni discrete in tempi brevi ma poi la curva di apprendimento si ferma. Mi riferisco in particolar modo alle formazioni in caduta libera in quanto non voglio estendere le considerazioni ad altre discipline anche se sono abbastanza confidente che i numeri supporterebbero la mia impressione.

Perché tutto questo? Newton allora aveva forse torto?

Isaac Newton sarebbe stato un buon paracadutista?

Vediamola così. Provate a chiedere ad un incursore quale arma sia più efficace?
Una pistola o un fucile d'assalto?

Probabilmente la risposta sarà: dipende! Dipende dalla missione certo, ma dipende soprattutto da chi usa l'arma e dal tipo di addestramento che ha ricevuto.

Tiratori scelti degli US Marines in addestramento

Anche chi non ha mai imbracciato un arma sparando con un mitragliatore nella folla probabilmente azzeccherebbe qualche colpo. Ma probabilmente la quantità di sangue a terra non è il miglior indicatore del successo della missione e della capacità di tiro. Qualche colpo a segno ci permetterebbe di definire quella persona un ottimo tiratore?

Forse la metafora non è immediata e non è per tutti, ma il senso è proprio questo, all'aumentare della potenza di fuoco ( fucile d'assalto = windtunnel ) deve essere affiancato e mantenuto un altrettanto livello elevato di didattica e disciplina per poter utilizzare quell'arma, altrimenti i danni collaterali, ovvero gli scorretti automatismi di volo che si potrebbero assumere, saranno ancora più difficili da "smacchiare" e condizioneranno le prestazioni di volo future. Si andrà più veloci certo ma abbastanza precisi da essere definiti ottimi tiratori? In grado di portare a termine qualsiasi missione?

Purtroppo concetti semplici e validi in tutte le discipline sportive e non, come ad esempio non esercitarsi in una tecnica più complessa se non si ha bene appreso quella sottostante, vengono a volte completamente stravolti nei Windtunnel. Così allievi che non sanno andare avanti indietro, oppure su e giù, vengono fatti girare come dei matti o li si vede lanciarsi in movimenti da collaudato competitore.

Sarebbe come insegnare il controsterzo in un corso di guida veloce prima di insegnare come fermare efficacemente il veicolo. Qui gli esempi e le metafore sono centinaia e le lascio alla fantasia di ogni singolo lettore.

Infine un buon "windtunnel flyer" non è detto che sia un altrettanto bravo paracadutista. A volte una certa "spavalderia" o "confidenza" nel mondo indoor fa' dimenticare che in aria si deve maturare un'altrettanta esperienza in materie come l'uso della vela, la sicurezza a bordo ed in porta dell'aereo, la sicurezza dei compagni di squadra, etc ... Tutte qualità che possono essere imparate solo nel mondo reale.

Quindi alla fine cosa penso dei windtunnel?

Che sono probabilmente i migliori fucili d'assalto in circolazione, e forse proprio per questo, vanno maneggiati con cura e competenza e con un'adeguata supervisione, soprattutto nelle fasi di apprendimento delle tecniche fondamentali di volo.

Infine sarà retorico per questo blog, ma è la verità di quello che penso, ritengo che a tutt'oggi le tecniche ed i concetti alla base della didattica Skydive University continuino ad essere il miglior metodo di apprendimento in circolazione, sia outdoor che indoor.

Probabilmente ne converrebbe anche Newton. I Marines lo fanno di già :-)

Un Marine si esercita nel mitico impianto di Fort Bragg
Se desiderate saperne di più sulle nostre proposte di tunnelcamp cliccate qui.

mercoledì 6 novembre 2013

Corso Basico di Volo

Il Corso Basico di Volo Relativo è il programma didattico che ti consente di diventare autonomo e competente nelle formazioni in caduta libera attraverso un percorso predefinito e con risultati garantiti. Potrai migliorare in modo professionale e divertente valutando tu stesso i progressi. Il Corso Basico può essere effettuato sia in aria che indoor in un Windtunnel. I risultati di una progressione sicura e veloce sono garantiti solo attraverso la corretta applicazione della didattica e sotto l'insegnamento di un Coach qualificato.



Programma del Corso Basico di Volo Relativo.

Modulo Didattico
Esercizio
01. Box Drill
02. Avanzamenti con le gambe
03. Avanzamenti con le gambe con SCS
04. Indietreggiamenti
3. SALITA E DISCESA
05. Controllo del Livello
06. Controllo del Livello con Aggancio
07. Controllo del Livello in Avvicinamento
4. GIRI SUL POSTO
08. Giri di 90° ( ½ star, open accordian)
09. Giri di 180° (sidebody, sidebody)
10. Giri di 360° (star, star)
11. Giri “Ciechi" di 90° (open acc., stairstep)
12. Giri “Ciechi” di 180° ( ½ star, ½ bipole)
13. Giri “Ciechi” di 180° ( ½ star, cat)
5. TRASLAZIONI
14. Traslazioni Laterali ( ½ star, ½ bipole)
15. Agganci Laterali (sidebody, sidebody)
16. Agganci in “Compressed Accordian”
6. PICCHIATE
17. Picchiate Piccole ( in caduta libera )
18. Picchiate Medie (1.5 sec di ritardo )
19. Picchiate Grandi (2 sec di ritardo)
7. ESERCIZI AVANZATI
20. Da ½ stella a ½ bipolo con giro di 360°
21. Open Accordians con giri “ciechi” di 180°
22. Sovrapposizioni con traslazioni laterali
23. Cat/Cat con giri e scivolamenti
24. A discrezione del Coach
25. A discrezione del Coach

Il video è raccomandato per tutti gli esercizi.
In grassetto quelli in cui è indispensabile.


martedì 5 novembre 2013

La Box o "Neutral Box" Position

La prima nozione da imparare in ogni nuovo gioco o disciplina sportiva è la cosiddetta posizione di partenza. Durante il corso di caduta libera AFF e poi nell'apprendimento del volo in formazione si è soliti definire questa posizione box position o posizione box neutrale ( Neutral Box Body Position ) come preferirei chiamarla io.

Durante il corso AFF l'obiettivo principale della posizione box è quello di garantire la stabilità necessaria per poter eseguire in sicurezza le manovre previste dal corso e soprattutto le procedure di apertura del paracadute.

Superata questa fase la box diventa la posizione fondamentale su cui costruire tutte le capacità di volo individuale. Sebbene questo primo passo possa sembrare semplice purtroppo, non di rado, mi è capitato di ascoltare allievi e paracadutisti esperti avere discussioni animate ed abbastanza strampalate su quale fosse la posizione box corretta e come ottenerla.

Chiariamo subito un concetto: non esiste la posizione box assoluta o migliore per tutti, esiste una posizione box neutrale che deve consentire ad ogni paracadutista di poter eseguire in sicurezza e con efficacia tutti i movimenti in caduta libera.

Negli anni inoltre si sono avvicendati termini a volte molto suggestivi, come "mantis" position, o "transitional" position, riferibili a novità introdotte da competitori di livello mondiale. Tutti ottimi contributi ma che purtroppo spesso hanno contribuito a confondere un po' le idee invece di chiarirle.

Arizona Airspeed in allenamento. Quale la box position corretta?

Spesso infatti, da noi più che altrove, ci si lascia suggestionare o si cerca di imitare un determinato atleta o competitore piuttosto che interrogarsi su cosa gli consenta di raggiungere quelle prestazioni. Personalmente ho visto volare attraverso un vetro a pochi centimetri atleti come Craig Girard ( che credo superi abbondantemente i 190 cm ) e Joey Jones ( che non credo arrivi a 165 cm ), entrambi Campioni del Mondo ma con fisionomie completamente diverse e box position completamente diverse. Venendo in ambito italiano ed ai migliori atleti degli ultimi anni credo di non poter essere contraddetto dicendo che Arianna De Benedetti e Luca Marchioro dei Sinapsi PD non avessero proprio la stessa posizione di volo.

Quindi qual è la box position migliore? O meglio la neutral box body position?

Proviamo a vederla in un altro modo: cosa ci deve garantire questa posizione?

Direi due cose fondamentalmente:

1) stabilità;
2) neutralità ed efficacia per i movimenti di volo.

1) Partiamo dalla stabilità. Qui il nostro campione di riferimento rimane Isaac Newton ed i principi della dinamica. In particolare per quanto ci interessa le nozioni che riguardano l'equilibrio di un corpo. Ebbene per il nostro corpo, o paracadutista in caduta libera, la maggiore stabilità si avrà tanto più quanto:

1) ci sarà una base ampia di appoggio ( braccia e gambe adeguatamente aperte );
2) c'è un basso centro di gravità ( un corretto inarcamento della colonna vertebrale );
3) il centro di gravità coincide con il baricentro ( una buona simmetria fra gli arti );
4) la massa è elevata ( fattori come le caratteristiche fisiche ed i pesi ).

Per farla semplice è opportuno che all'inizio venga insegnata una posizione con le braccia e le gambe adeguatamente divaricate senza pretendere posizioni da atleta consumato che serviranno solo a generare insicurezza nell'allievo. Sarà l'allievo stesso, mano a mano che consoliderà la propria sicurezza in volo, a chiedere al proprio Coach come rendere più efficiente e performante la sua posizione di volo.

Neutral Box Body Position e assi di movimento in caduta libera.

Non siate indulgenti nel costruire una buona posizione neutral box, soprattutto per chi si vuole dedicare alle formazioni in caduta libera, una posizione scorretta influirà sull'efficacia di tutte le altre tecniche: prese, livelli, giri, traslazioni ...

2) Neutralità ed efficacia per i movimenti di volo.

Sul concetto di neutralità mi dilungherò poco, si tratta in sostanza di avere una posizione di base che non incida negativamente sugli altri movimenti. Ad esempio una posizione asimettrica, sebbene molto stabile, potrebbe dare degli evidenti problemi durante i giri o le traslazioni. Oppure una posizione troppo "tesa".

Infatti la neutralità riguarda anche la tensione muscolare e come le forze applicate ai muscoli si propagano lungo il corpo consentendo di eseguire i movimenti corretti oppure rivoltandosi contro lo stesso paracadutista. Gli esercizi per conseguire una posizione stabile e neutrale possono essere ben illustrati da un Coach e praticati in tranquillità e relax anche sul tappeto di casa per arrivare ad una box "su misura".

L'efficacia è un concetto invece che evolverà col tempo e sarà legata alla crescita individuale ed agli obiettivi che si desiderano. Una neutral box deve consentirci di rimanere stabili e neutrali mentre eseguiamo le prese, o ci avviciniamo ad una formazione o ad un compagno, oppure mentre eseguiamo tecniche complesse. Ad esempio una posizione efficace per le grandi formazioni potrebbe essere diversa da quella per le formazioni a 4, o ad 8. O addirittura la posizione di volo potrà essere diversa mentre si esegue una libera o un blocco all'interno dello stesso lancio. In ogni caso è fondamentale che un paracadutista acquisisca da subito i principi per poter assumere una corretta posizione box neutral e poter intervenire autonomamente per correggerla.

Ma quindi non esiste una box neutral body position standard?

In linea teorica sì, ma poi deve essere cucita sulla singola persona in quanto, ad esempio, una eccessiva tensione muscolare potrebbe vanificare anche i risultati di un'ottima posizione di stabilità. A chi non è capitato di vedere il classico video dell'allievo con un'ottima posizione ma che oscilla in aria come una barca tra le onde.

Per concludere queste sono alcune utili indicazioni del Corso Basico per ottenere una corretta box position:

L’arco lungo il torso è semplicemente un leggero arco fino alla curva delle spalle. L’arco dalle spalle alla testa dovrebbe essere accentuato per quanto confortevolmente possibile alzando la testa bene in alto. Favorite il rilassamento muscolare durante la posizione. Lasciate che gli avambracci caschino verso il basso con le mani rilassate. I gomiti dovrebbero essere sollevati all'altezza delle spalle e non più. L’allievo dovrebbe rimanere abbastanza sciolto nelle spalle in modo che il Coach possa muovere agevolmente le braccia in ogni momento. La parte inferiore delle gambe dovrebbe essere leggermente in estensione indipendentemente dal tipo di tuta utilizzata. La tecnica dell’avanzamento insegnerà come aggiustarsi in base all'equipaggiamento.


Una box corretta consentirà di progredire velocemente in ogni esercizio :-)

Il Corso Basico insegna numerosi esercizi ti tipo isometrico, cinestesico, di rilassamento e visivi per poter rapidamente ottenere una corretta box neutral position tagliata su misura per ogni paracadutista.

Max Alberdi
Skydive U Italia


Nota Importante: Si ricorda che il materiale pubblicato non è sostitutivo in alcun modo della didattica richiesta ai sensi di legge per praticare attività lancistica. Inoltre i materiali didattici presentati non sono esaustivi della parte teorica richiesta nel Corso Basico e nel Corso Coach ma vogliono essere solo uno spunto di partenza e riflessione per il più aggiornato ed efficace approccio nell'insegnamento del volo relativo e delle figure in caduta libera. Il mantenimento dei requisiti per l'attività lancistica, la sicurezza e l'aggiornamento didattico sono responsabilità di ogni singolo paracadutista. Ogni contributo al miglioramento delle informazioni presentate è sempre il benvenuto.


mercoledì 16 ottobre 2013

Corso Coach. Prerequisiti Volo Individuale.

Nel seguito sono elencati i prerequisiti di volo individuale per accedere a:

Corso FS1 (Esercizi 1,2,3)
Corso FS2 (Esercizi 4,5,6)
Corso Completo FS1 + FS2 (Esercizi 1,2,3,4,5,6)


Foto di gruppo al termine di un Corso FS1

Note per lo svolgimento degli esercizi.

I lanci possono essere eseguiti tra i candidati, con un Coach o paracadutisti esperti.
Il primo punto è costituito dalla prima figura star ( stella ) chiusa correttamente.
Il tempo di lavoro parte dopo il break ( separazione ) dalla figura star iniziale.
Il singolo o la coppia che fa da base devono mantenere asse e rateo di caduta costanti.

Valutazione.

Il candidato può valutare autonomamente il suo livello tecnico dall’analisi dei video.
Il raggiungimento dei requisiti minimi deve essere verificato da un Evaluator o Director.

Indicazioni per il videoperatore

Esercizio 1: Il video deve riprendere i due paracadutisti in uscita anticipandola e posizionarsi perpendicolarmente alla base ed alla stessa quota ad una distanza di circa 5 metri in modo da poter inquadrare tutto il movimento. Durante il movimento dei candidati, il video deve stare fermo sul posto avendo come riferimento la base.

Esercizi 2,3,4,5,6: Il video deve riprendere l’uscita anticipandola e posizionarsi circa 5 metri sopra la formazione con un angolo di ripresa di circa 45° senza ruotare l’asse di ripresa e tenendo il centro della formazione come riferimento durante il lancio.


ESERCIZIO 1 . FORMAZIONE A 2 ELEMENTI . LIVELLI E AVVICINAMENTI

Descrizione: Si esegue l’uscita in qualsiasi modo ( con o senza prese ), dopo l’uscita si forma una star (stella) a due. Il paracadutista A fa da base. Il paracadutista B esegue un unico movimento in diagonale indietreggiando di circa 3 metri e risalendo di circa 1 metro; durante il movimento l’asse orizzontale (la prua) deve rimanere invariata. Una volta raggiunta la posizione si ferma e riesegue il movimento in avanti ed in discesa per ricongiungersi con la base. Una volta riformata la base si invertono i ruoli e così via.

Obiettivo: Ogni paracadutista deve eseguire almeno 3 volte l’esercizio ( andata e ritorno) mantenendo l’asse orizzontale il più rettilineo possibile, il tutto in un tempo di caduta libera di 50 secondi.

Schema Esercizio 1

ESERCIZIO 2 . FORMAZIONE A 4 ELEMENTI . FIGURE LIBERE

Descrizione: Uscita senza prese fino a formare una stella a quattro entro 10 secondi. Si esegue la seguente sequenza di figure libere: star, accordian, opposed helix, star.

Obiettivo: Si devono completare almeno 10 punti in un tempo di caduta libera di 35 secondi.

Video di esempio: https://www.youtube.com/watch?v=DJVe_E0t6TQ#t=54

Schema Esercizio 2

ESERCIZIO 3 . FORMAZIONE A 4 ELEMENTI . ROTAZIONI DI 360° SUL POSTO

Descrizione: Uscita senza prese fino a formare una stella a quattro entro 10 secondi. Si esegue la seguente sequenza: star, prima coppia di opposti esegue un giro sul posto a destra di 360°, star, la seconda coppia di opposti esegue lo stesso, star, la prima coppia di opposti esegue un giro sul posto a sinistra di 360°, star, la seconda coppia di opposti esegue lo stesso, star, e cosi via.

Obiettivo: 10 punti in un tempo di caduta libera di 35 secondi

Schema Esercizio 3

ESERCIZIO 4 . FORMAZIONE A 4 ELEMENTI . GIRI DI 180° CON BIPOLO

Descrizione: Uscita senza prese fino a formare una stella a quattro entro 10 secondi. Si esegue la seguente sequenza: star, la prima coppia di opposti esegue un giro sul posto a destra di 180° fino a chiudere un bipolo e poi ritorno, stella, la seconda coppia di elementi opposti esegue lo stesso, star, la prima coppia di opposti esegue un giro sul posto a sinistra di 180° fino a chiudere un bipolo e ritorna, star, la seconda coppia di opposti esegue lo stesso, star, e così via.

Obiettivo: 10 punti in un tempo di caduta libera di 35 secondi

Schema Esercizio 4

ESERCIZIO 5 . FORMAZIONE A 4 ELEMENTI . TRASLAZIONI LATERALI

Descrizione: Uscita senza prese fino a formare una stella a quattro entro 10 secondi. Si esegue la seguente sequenza: star, la prima coppia di paracadutisti trasla lateralmente verso destra fino a un ¾ di bipolo, poi trasla lateralmente a sinistra fino a un altro ¾ di bipolo, quindi torna traslando lateralmente in stella, la seconda coppia esegue lo stesso esercizio e cosi via invertendo la direzione di partenza.

Obiettivo: 10 punti in un tempo di caduta libera di 35 secondi

Video di esempio: https://www.youtube.com/watch?v=jBJzbVi_4ww

Schema Esercizio 5

ESERCIZIO 6 . FORMAZIONE A 4 ELEMENTI . SUPERPOSIZIONAMENTI

Descrizione: Uscita senza prese fino a formare una stella a quattro entro 10 secondi. Si esegue la seguente sequenza: star, la prima coppia di opposti esegue una traslazione a destra fino a chiudere un ¾ di bipolo, poi esegue una traslazione a sinistra fino a chiudere un altro ¾ di bipolo eseguendo contemporaneamente un giro di 360° verso l’interno, quindi torna con una traslazione laterale in stella, la seconda coppia esegue lo stesso esercizio e cosi via.

Obiettivo: 10 punti in un tempo di caduta libera di 35 secondi

Video di esempio: https://www.youtube.com/watch?v=szIk_Up920s

Schema Esercizio 6